«Una biologa, un otorino e un’infermiera: veniamo da esperienze diverse ma questa pandemia ci ha reso un’unica squadra. Insieme, abbiamo unito le competenze per prenderci cura dei sentimenti più fragili: la paura e la solitudine».

Team tamponi

«Quando un giorno mi chiederanno della pandemia, sicuramente la prima parola che mi tornerà alla mente sarà “tampone”» racconta il dottor Luca Raimondo, otorinolaringoiatra e responsabile dell’ambulatorio dedicato ai disturbi di olfatto e gusto post Covid-19.

La vita quotidiana di un otorino ha ben poco a che fare con i tamponi molecolari, ma anche in Humanitas Gradenigo l’arrivo della pandemia ha stravolto tutto e i professionisti sanitari sono stati coinvolti il più possibile nella lotta al virus. È così che Aurora Drago, biologa del Laboratorio analisi dell’ospedale, l’infermiera Sabina Canova e il dottor Raimondo si sono ritrovati a comporre il cosiddetto “Team tamponi”, la squadra incaricata di eseguire e processare i tamponi molecolari di tutto il personale ospedaliero e dei pazienti ricoverati durante la prima ondata.

«Non sono solita occuparmi della cura. Io vivo analizzando e studiando, ma in quei giorni ero quella che dava la sentenza, bella o brutta che fosse. Per questo la mia paura non era tanto quella di prendermi il Covid, quanto quella di cedere psicologicamente alla stanchezza» afferma Aurora Drago confrontando quei mesi alla sua quotidianità pre-Covid.

Anche Sabina Canova, infermiera, ha dato il suo contributo: «Per me la cura è sempre stata accoglienza. Con la pandemia si è ritornati ancora più saldamente al concetto di attenzione ai dettagli: soprattutto verso le fragilità psicologiche che un tempo il paziente avrebbe espresso al parente seduto a fianco e che ora siamo noi a dover ascoltare».

“Ascoltare”: parola cara al dottor Raimondo, che tra una donna più pragmatica e una più empatica, ha fatto da ponte, proprio ascoltando. Dodici ore di esecuzione tamponi non sono mai state alienanti per lui, perché le ha trascorse facendo quello che, da medico, era abituato a fare in ambulatorio. «Ho incontrato tante persone in quel periodo e non le ho mai viste come una catena di montaggio: con loro ho parlato, ho ascoltato le loro storie e ho tristemente appreso come quel Sars-Cov-2 stesse cambiando le loro famiglie».

Chissà se un giorno, ritornando nei corridoi dell’ospedale, qualcuna di quelle persone “tamponate” incontrerà il volto di Aurora, Luca o Sabina. Chissà se li riconosceranno nonostante il vestiario diverso, chissà se si chiederanno: «Ma sono loro o non sono loro?». Ebbene sì, saranno proprio loro, tre professionisti diversi ma uguali nella loro umiltà ed etica, che hanno saputo fare squadra per dare vita a una grandissima storia di cura.

 

AURORA DRAGO, biologa Laboratorio analisi

Dottor LUCA RAIMONDO, responsabile Otorinolaringoiatria

SABINA CANOVA, infermiera