«In genere è la madre a vedere la figlia venire alla luce. A un certo punto della vita, entrambe abbiamo avuto problemi agli occhi e siamo state operate lo stesso giorno: ci hanno ridato la vista e ci hanno ridato la luce, insieme».
L’occhio della madre, ma anche quello della figlia. Due volte. Mamma Anna Maria e la sua Raffaella. Entrambe operate di cataratta all’occhio destro e, a distanza di qualche mese, entrambe operate di cataratta all’occhio sinistro. Sempre lo stesso giorno, sempre insieme, una subito dopo l’altra negli ambulatori di Oculistica di Humanitas Gradenigo: «Quando mi hanno chiamato per il primo intervento – racconta mamma Anna Maria –, ho fatto notare che anche mia figlia era in attesa per lo stesso motivo. Ho perciò chiesto se potevamo presentarci insieme, io abito piuttosto lontano dall’ospedale e mi avrebbe fatto molto comodo essere accompagnata in auto da mio genero».
E così è andata. «Gli occhi sono importanti e un po’ d’ansia c’era, soprattutto la prima volta», aggiunge ancora Anna Maria. Che, cuore di mamma, è sempre stata la prima delle due a entrare in sala: «Aspettavo fuori, anch’io con un po’ di ansia – ammette Raffaella -, ma poi mamma è uscita e mi ha detto che era tutto a posto e che non dovevo avere paura di niente».
«Dopo l’operazione non riuscivo a crederci – aggiunge ancora Raffaella -. Era da un po’ di anni che non vedevo bene e, sinceramente, non pensavo di poter recuperare così tanto e così in fretta. Non riuscivo più a leggere neanche i messaggi al telefonino, ora ho recuperato tutto e vedo pure il pelo per terra, il massimo per me che sono maniaca delle pulizie».
Le due donne si abbracciano, si stringono le mani e si toccano in continuazione: la loro storia di cura è piena di luce e va condivisa con tutta la famiglia e con le amiche: «Lo abbiamo raccontato a tutte. Chi avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere?».
ANNA MARIA e RAFFAELLA, pazienti